16/02/2021
Sulla Gazzetta Ufficiale n.17 del 22-1-2021 è stato pubblicato il decreto “Criteri e modalità di utilizzo delle risorse del Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare per gli anni 2018-2019-2020” del 27 ottobre 2020, firmato dalle Ministre per le Pari Opportunità e la Famiglia e del Lavoro e Politiche Sociali.
Il decreto dovrebbe finalmente suddividere tra le varie regioni le risorse e dare il via libera operativo all’utilizzo dei soldi del fondo per i caregiver familiari, creato ormai 4 anni fa e ancora bloccato.
Tale Fondo, è stato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con la legge di Bilancio n.205, del 2017, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020, destinata alla copertura finanziaria di interventi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale, del caregiver familiare.
La legge n.205 definisce caregiver familiare: la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell'altra parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sè, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata, sia titolare di indennità sui soggetti in situazione di particolare fragilità di accompagnamento.
L'emergenza epidemiologica da COVID-19 ha avuto pesanti ripercussioni sulle persone in situazione di particolare fragilità, anche di natura socioeconomica, che rende prioritario e urgente intervenire a sostegno della figura del caregiver familiare.
Il decreto stabilisce i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo per gli anni 2018 e 2019, pari complessivamente a euro 44.457.899,00, nonché, per l'anno 2020, pari a euro 23.856.763,00. Tali disponibilità finanziarie sono ripartite tra ciascuna regione sulla base dei medesimi criteri utilizzati per la ripartizione del Fondo per le non autosufficienze, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 novembre 2019.
Inoltre, le regioni a cui le risorse sono destinate devono dare priorità:
- ai caregiver di persone in condizione di disabilità gravissima,
- ai caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali, comprovata da idonea documentazione,
- a programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.
Le regioni devono adottare, sia nella generale programmazione sociosanitaria, sia per quanto riguarda le risorse del Fondo per le non autosufficienze e del Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver, specifici metodi di pianificazione integrata per l'attuazione degli interventi, che prevede il confronto con le autonomie locali e il coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità.
Il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri indica alle regioni gli indirizzi di programmazione, la tipologia degli interventi, nonché la compartecipazione finanziaria. Il Dipartimento provvede, altresì, a monitorare la realizzazione degli interventi sovvenzionati.
Fonte: pensionati.cisl.it